Sentiero Rilke (A/R) - Duino (Duino-Aurisina)
близу Duino, Friuli Venezia Giulia (Italia)
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Trail photos



Itinerary description
NOTE
Tipo di itinerario: Andata e Ritorno
Lunghezza: 4,32 Km
Dislivello: 49 m
Difficoltà: Molto Facile (IBP-17)
Segnavia: CAI 001 – AAT (Alpe Adria Trail)
AVVICINAMENTO
Dalla SS14 (Costiera) Monfalcone-Trieste, arrivati a Duino, si seguono le indicazioni turistiche di color marrone per il Castello di Duino. Per chi proviene da Trieste, il parcheggio si trova ad un centinaio di metri, sulla sinistra, subito prima dell’Hotel Aurora Duino. Chi proviene da Monfalcone, entrando in paese, superato il Comando dei Carabinieri di Duino, arriva in una piccola piazzetta ove si trova anche la torre con l’ingresso pedonale al castello. Prendendo la strada a sinistra, il parcheggio si trova a circa centocinquanta metri sulla destra, subito dopo l’Hotel Aurora Duino.
DESCRIZIONE
Si tratta di un percorso costiero che va da Duino a Sistiana o viceversa. È’ possibile partire indifferentemente da una delle due località. Entrambe hanno un parcheggio in prossimità dei rispettivi punti di partenza. Noi oggi siamo partiti da Duino.
Il sentiero inizia nell’ingresso del “Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico”, alla sinistra della sbarra che delimita la proprietà privata del Collegio. Attraversato un piccolo giardino, ci troviamo già di fronte il mare che ammiriamo da un’altezza di almeno 50 metri; alla nostra destra il primo scorcio sul giallo castello di Duino e la sua rupe, alla sinistra il profilo verticale delle falesie che si precipitano a strapiombo nel mare sulle cui sommità si sviluppa tutto l’itinerario. Ci troviamo, infatti nella “Riserva Naturale delle Falesie di Duino”.
Lungo il percorso del facile sentiero, che ha uno sviluppo di soli 2 chilometri (andata), e un dislivello di pochi metri, si trovano molti punti panoramici meritevoli di scatti fotografici ad effetto.
In alcuni punti sulle rocce di chiara origine calcarea si può osservare, molto evidente, il fenomeno del carsismo, nel quale l’acqua piovana, sciogliendo il calcare, nel corso degli anni, scava nella roccia molti piccoli solchi.
Poco oltre metà percorso, si trova una scalinata che entra in una piccola grotta artificiale, scavata durante il secondo conflitto mondiale ed utilizzata come deposito munizioni per un pezzo di artiglieria situato proprio sopra la cavità. L’anfratto possiede anche una piccola romantica balconata che sbuca proprio a metà dello strapiombo.
Il sentiero termina in prossimità del recinto che delimita un campeggio, ma non prima di averci regalato un’altra perla: una spettacolare vista sulla Baia di Sistiana.
Per il ritorno si utilizza lo stesso percorso, mai stanchi di rivedere gli spettacolari panorami già offerti all’andata. (24.02.2021)
STORICO
In origine il percorso era conosciuto come “Passeggiata Duinese”, ma poi venne rinominato omaggiando il poeta Rainer Maria Rilke che, da Praga, venne ospitato al Castello di Duino dai proprietari nel 1911 e nel 1912). Durante questi soggiorni, il poeta era solito passeggiare in questo ameno paesaggio per trarre ispirazione. Infatti, sembra proprio che qui prese lo spunto per iniziare una delle sue opere più conosciute, le “Elegie Duinesi”, che completò più tardi.
Tipo di itinerario: Andata e Ritorno
Lunghezza: 4,32 Km
Dislivello: 49 m
Difficoltà: Molto Facile (IBP-17)
Segnavia: CAI 001 – AAT (Alpe Adria Trail)
AVVICINAMENTO
Dalla SS14 (Costiera) Monfalcone-Trieste, arrivati a Duino, si seguono le indicazioni turistiche di color marrone per il Castello di Duino. Per chi proviene da Trieste, il parcheggio si trova ad un centinaio di metri, sulla sinistra, subito prima dell’Hotel Aurora Duino. Chi proviene da Monfalcone, entrando in paese, superato il Comando dei Carabinieri di Duino, arriva in una piccola piazzetta ove si trova anche la torre con l’ingresso pedonale al castello. Prendendo la strada a sinistra, il parcheggio si trova a circa centocinquanta metri sulla destra, subito dopo l’Hotel Aurora Duino.
DESCRIZIONE
Si tratta di un percorso costiero che va da Duino a Sistiana o viceversa. È’ possibile partire indifferentemente da una delle due località. Entrambe hanno un parcheggio in prossimità dei rispettivi punti di partenza. Noi oggi siamo partiti da Duino.
Il sentiero inizia nell’ingresso del “Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico”, alla sinistra della sbarra che delimita la proprietà privata del Collegio. Attraversato un piccolo giardino, ci troviamo già di fronte il mare che ammiriamo da un’altezza di almeno 50 metri; alla nostra destra il primo scorcio sul giallo castello di Duino e la sua rupe, alla sinistra il profilo verticale delle falesie che si precipitano a strapiombo nel mare sulle cui sommità si sviluppa tutto l’itinerario. Ci troviamo, infatti nella “Riserva Naturale delle Falesie di Duino”.
Lungo il percorso del facile sentiero, che ha uno sviluppo di soli 2 chilometri (andata), e un dislivello di pochi metri, si trovano molti punti panoramici meritevoli di scatti fotografici ad effetto.
In alcuni punti sulle rocce di chiara origine calcarea si può osservare, molto evidente, il fenomeno del carsismo, nel quale l’acqua piovana, sciogliendo il calcare, nel corso degli anni, scava nella roccia molti piccoli solchi.
Poco oltre metà percorso, si trova una scalinata che entra in una piccola grotta artificiale, scavata durante il secondo conflitto mondiale ed utilizzata come deposito munizioni per un pezzo di artiglieria situato proprio sopra la cavità. L’anfratto possiede anche una piccola romantica balconata che sbuca proprio a metà dello strapiombo.
Il sentiero termina in prossimità del recinto che delimita un campeggio, ma non prima di averci regalato un’altra perla: una spettacolare vista sulla Baia di Sistiana.
Per il ritorno si utilizza lo stesso percorso, mai stanchi di rivedere gli spettacolari panorami già offerti all’andata. (24.02.2021)
STORICO
In origine il percorso era conosciuto come “Passeggiata Duinese”, ma poi venne rinominato omaggiando il poeta Rainer Maria Rilke che, da Praga, venne ospitato al Castello di Duino dai proprietari nel 1911 e nel 1912). Durante questi soggiorni, il poeta era solito passeggiare in questo ameno paesaggio per trarre ispirazione. Infatti, sembra proprio che qui prese lo spunto per iniziare una delle sue opere più conosciute, le “Elegie Duinesi”, che completò più tardi.
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